Il ruolo della cattedrale nella trasmissione medievale dei tropi ed il caso del duomo di Parma

Alba Scotti / Michael Klaper
Musicologi

Abstract

Fino all’anno 1000 il processo di trasmissione di fonti manoscritte contenenti tropi – i canti risultanti dall’aggiunta di nuovo materiale melodico con o senza testo ad un canto liturgico preesistente – è legato principalmente ad istituzioni monastiche. Circa dalla metà dell’XI secolo, però, il numero di testimonianze relative alla presenza di tropi nella tradizione liturgica delle cattedrali aumenta, tanto da permetterci di ricostruire un panorama culturale complesso ed articolato, in cui il ‘monastero’ e la ‘cattedrale’ acquistano pari importanza nell’attenzione e interesse verso i tropi, mostrando in alcuni casi caratteristiche comuni all’interno del repertorio.

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