“Portare” o “Sustinere”? Un verbo, un tenor e la sua croce

Alberto Rizzuti
Università di Torino. Dipartimento di Studi Umanistici

Abstract

I tenores dei mottetti medievali sono talora suscettibili di variazioni, presentandosi con etichette abbreviate o modificate, o, più di rado, totalmente diverse. Questo studio prende in considerazione due etichette usate alternativamente per indicare una stessa melodia, ovvero i sinonimi imperfetti “sustinere” e “portare”. Pur differenziandosi leggermente nel significato, le due etichette sono collegate a una melodia (identificata da Ludwig con M22) che troviamo come tenor in una clausula, in due hoquetus e in diciassette mottetti. Sebbene la disseminazione manoscritta di questi brani li abbia resi equivalenti o intercambiabili nella letteratura musicologica, l’indagine sui contesti liturgici dai quali derivano i due verbi svela un avvicendamento fra “sustinere” e “portare” che si produsse in poco meno di due decenni. Mentre i mottetti i cui tenori recano questa melodia sono normalmente considerati membri della famiglia “Portare”, quelli con l’etichetta “Sustinere” rivestono un ruolo nella prima fase della storia di questo tenor. Questo articolo si propone di individuare i fattori storici e culturali che portarono ad un irreversibile avvicendamento fra “Sustinere” e “Portare” ad indicare una stessa melodia con funzione di tenor che si verifica nella seconda metà del XIII secolo. 

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