Riscritture policorali e creatività sonora in Palestrina e Victoria

Daniele V. Filippi
Musicologo

Abstract

Lo studio dei fenomeni di riscrittura, di reinvenzione d’autore a partire da un proprio testo già esistente e definito, appare sempre più essenziale per la comprensione del processo compositivo. Fino a poco tempo fa, tuttavia, un’epoca come il Cinquecento non sembrava prestarsi a questo tipo di indagini, per la relativa scarsezza di esempi noti e la difficoltà a individuarne altri, la frequente incertezza riguardo alla paternità degli interventi, le lacune documentarie che spesso rendono problematico stabilire il rapporto cronologico fra versioni, e così via. Da quando, però, Jessie Ann Owens ha smosso le acque con il suo Composers at Work, dimostrando che è possibile investigare il processo compositivo anche in questo periodo e che a saperle vedere non mancano testimonianze assai significative, qualcosa è cambiato.

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