Logos & Melos. La «Rhetorica» aristotelica nell’estetica musicale del Seicento italiano: dalla «seconda prattica» alla «teoria degli affetti»

Fabrizio Bigotti
Storico

Abstract

«Vox est sonus animalis a glottide ex percussione respirati aeris adaffectus animi explicandos productus». Con questa definizione, tratta dalla Musurgia universalis sive ars magna consoni et dissoni, il padre gesuita Athanasius Kircher compendiava nell’anno 1650 lo status quaestionis sulla concezione classica della voce, consolidando allo stesso tempo le basi per quella ‘teoria degli affetti’ che costituirà la concezione musicale ed estetica dominante in tutto il Seicento.

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