Celestino Eccher e gli studi sul canto gregoriano: per una rilettura critica

Giovanni Cunego
Università degli Studi di Pavia. Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali

Abstract

L’articolo si propone di rileggere criticamente l’apporto di Celestino Eccher nell’ambito degli studi sul canto gregoriano, esaminando in special modo la produzione didattico-manualistica degli anni Cinquanta e Sessanta (Chiro- nomia gregoriana, Accompagnamento gregoriano e Il primo gregoriano). Ad ora, la letteratura non ha indagato questo specifico aspetto della multiforme attività di Celestino Eccher, preferendo approfondire i contributi che egli diede in ambito compositivo ed esecutivo. L’articolo, cercando di colmare un vuoto negli studi di settore, invece, si prefigge di indagare questo specifico ambito dell’attività eccheriana con lo scopo di cogliere il pensiero di Celesti- no Eccher circa il canto gregoriano e, di conseguenza, valutarne criticamente l’apporto. Più che all’interno del filone della letteratura scientifica di settore, il lavoro di Celestino Eccher, con il suo taglio prevalentemente pratico-di- dattico, può essere ricondotto al clima cattolico di indefessa promozione del canto gregoriano che tanto caratterizzò il primo Novecento e che ricevet- te nuova linfa proprio negli anni Cinquanta sotto il pontificato di Pio XII. Questa prospettiva permette da un lato di cogliere i limiti dell’attività ecche- riana, dall’altro di leggere il pensiero di Celestino Eccher nel contesto in cui ha preso forma. 

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