Neomadrigalismo italiano: studiare l’antico per rinnovare il moderno [seconda parte]

Lorenzo Donati

Abstract

La produzione corale italiana del Novecento, dalla riscoperta delle radici dello stile rinascimentale alla ricerca di nuove forme espressive, fino alla nascita di una nuova sensibilità vocale. Il legame tra la ricerca compositiva e quella musicologica ha segnato, come si è visto, un importante flusso di pensiero nei primi del Novecento, basti ricordare le ricerche musicologiche di Raffaele Casimiri e di tutti gli studiosi che collaborarono con la rivista “Note d’archivio”. Questo desiderio di riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale italiano non poteva non coinvolgere anche l’ambiente della composizione, in particolare di quei compositori che per studi o interessi personali si erano avvicinati alla scrittura vocale. L’interesse per i processi compositivi rinascimentali e del primo barocco, pur non potendo essere definito uno stile o una scuola, divenne certamente un terreno fertile da cui attingere e un luogo d’incontro per molti studiosi e compositori.

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