Guido d’Arezzo e Matilde di Canossa: intrecci tra politica e musica

Cesarino Ruini
Docente Università di Bologna

Abstract

Nella storia più che millenaria della notazione musicale una tappa cruciale è rappresentata dall’introduzione del rigo musicale ad opera di Guido d’Arezzo (prima metà del sec. XI), perché, perfezionando il precedente sistema di scrittura neumatica “in campo aperto” (o adiastematica), permise di sottrarre l’esecuzione e la trasmissione della musica al dominio assoluto dell’oralità. A partire da quest’epoca, il graduale e sempre più accentuato ruolo della tradizione scritta accanto a quella orale nella produzione musicale ha consentito la conservazione documentata della creazione artistica e ha favorito il confronto fra le generazioni dei compositori, innescando un processo evolutivo di teorie, linguaggi e forme, che è alla base del nostro variegato e straordinario patrimonio musicale.

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