Sul rapporto testo-musica nel Trecento italiano: il caso del madrigale petrarchesco «Non al so amante» intonato da Jacopo da Bologna

Marco Gozzi
Musicologo

Abstract

Uno degli aspetti che colpisce maggiormente chiunque si accosti al repertorio dell’ars nova italiana è lo stretto legame che si osserva fra le strutture del testo e la costruzione musicale. Un legame che sembra scomparire nel Quattrocento, per riemergere, sorretto da nuove istanze e da nuove convinzioni estetiche, nel tardo Cinquecento. Il felice connubio tra musica e poesia è d’altra parte elemento essenziale e costitutivo anche delle primissime forme note di musica profana europea: la straordinaria esperienza trobadorica trova in questo legame inscindibile e perfettamente compiuto il segreto principale del suo successo.

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