Repertori trascurati di canto liturgico

Marco Gozzi
Musicologo

Abstract

A partire dall’edizione 2001 la direzione artistica del Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo” ha voluto estendere le prove della categoria ‘canto monodico cristiano’, con il lodevole intento di promuovere lo studio e l’esecuzione di repertori provenienti da diverse tradizioni, comprese le forme di amplificazione polifonica. Se dal punto di vista musicologico questi repertori sono abbastanza conosciuti, e sono stati l’oggetto – in alcuni casi – di studi approfonditi, non si può dire che gli esecutori abbiano affrontato e divulgato fruttuosamente le composizioni appartenenti a questi ambiti. È evidente che la responsabilità di un simile stato di cose non riguarda in primo luogo i direttori di coro, ma gli studiosi, che non hanno avuto la preoccupazione di coinvolgere nelle loro scoperte esecutori preparati e sensibili. Qualcosa, però, sta cambiando.

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